"I ghiacciai reagiscono in modo sensibile agli stress causati dai cambiamenti climatici e si prevede che diminuiranno in modo significativo nei prossimi decenni a causa del riscaldamento atmosferico causato nel passato e previsto per il futuro".(1)
Dopo la Piccola Era Glaciale (1300-1850), i ghiacciai hanno iniziato a perdere volume a causa dell'innalzamento della temperatura. Durante la vita dei ghiacciai, su ampie scale temporali (centinaia di anni), l'aumento e la perdita di massa di ghiaccio sono processi normali. Il vero problema attuale è la velocità con cui il ghiaccio si sta sciogliendo.
Il limite delle nevi perenni, che rappresenta l'altitudine alla quale l'accumulo e lo scioglimento di neve sono in equilibrio tra loro (il volume di ghiacciaio è stabile, né cresce né aumenta), è sensibile alle variazioni di temperatura. Infatti, l’aumento di un solo grado centigrado della temperatura media nelle regioni alpine può portare ad un’ascesa della linea di equilibrio di circa 150 m.(2)
A causa del cambiamento climatico, si prevede che entro il 2100 si possa perdere fino al 90% dei ghiacciai.(3) Questo fatto ha gravi conseguenze.
1)Minore disponibilità di acqua dolce.
2) Minore disponibilità di acqua per l'irrigazione e l'agricoltura, aumentando la pressione economica sulle economie montane a causa del prezzo competitivo delle produzioni industriali.
3) Ridotta capacità di stoccaggio dell'acqua e quindi della produzione di energia idroelettrica. Questo rende difficile soddisfare la domanda di energia elettrica, che passerà gradualmente dall'inverno (picco di energia) all'estate a causa delle esigenze di condizionamento.
4)Aumento dei rischi di alluvione a causa dell'enorme rilascio di acqua durante l'estate. Aumento delle precipitazioni sotto forma di pioggia piuttosto che di neve, favorendo il processo di scioglimento. Inoltre, la concomitanza di ritiro dei ghiacciai e aumento di eventi estremi di precipitazione piovosa può causare la tracimazione di bacini idrografici, soprattutto nella tarda estate quando i suoli sono asciutti e hanno difficoltà ad infiltrare grandi e improvvise quantità di acqua superficiale.(4)
5) Formazioni di nuovi laghi nelle aree dove si sono ritirati i ghiacciai portando alla necessità di nuovi sistemi di dighe.
6) Rischiosi periodi di secche dei fiumi che possono danneggiare l'ecosistema portando alla distruzione dell'habitat di pesci di fiume e dell'interconnessione del sistema idrico e della biodiversità.
7) Aumento di pericoli naturali, ad esempio frane, a causa dei maggiori tassi di erosione e della mancanza della forza stabilizzante del ghiaccio sui pendii delle montagne.(5)
8) Innalzamento del livello del mare. I piccoli ghiacciai sono una componente rilevante e non trascurabile del cambiamento globale dei ghiacciai che influenza il cambiamento del livello medio del mare (cambiamento del livello medio globale del mare sotto la forzatura climatica, lo scioglimento delle nevi e i cambiamenti nel bilancio idrologico). “Nel prossimo decennio il 28% dell’innalzamento del livello del mare sarà originato da ghiacciai oggi più piccoli di 10 km2”.(6)
9) Variazioni nel bilancio idrologico di bacini idrografici che comportano uno spostamento nella disponibilità delle risorse idriche durante l'anno e un maggior rischio di disastri naturali.
10) Diminuzione dell'effetto di riflessione della luce da parte della neve, sia per la scarsità di neve, sia per la tipologia dei cristalli e per la maggiore presenza di detriti morenici e particelle inquinanti sulla superficie del manto nevoso.
11) Aumento delle acque contaminate a valle per la presenza di black carbon nello scioglimento delle nevi.
“Il tempo di permanenza del ghiaccio all'interno di molti ghiacciai montani è compreso tra 100 e 1 000 anni” e, all’interno di esso, vi sono intrappolate bolle l’aria con i gas e gli inquinanti presenti al momento in cui la neve si è depositata. Per questo, nei prossimi anni, il rilascio di particelle inquinanti durante lo scioglimento dei ghiacciai sarà, in parte, anche dovuto al black carbon depositatosi decenni fa. “È quindi opportuno utilizzare modelli dinamici dei ghiacciai per comprendere la distribuzione del ghiaccio postindustriale contaminato all'interno dei ghiacciai, in modo da poter prevedere il loro impatto sulla quantità e sulla qualità dell'acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai”.(7)
In futuro, sarà necessario un nuovo sistema di gestione dell'acqua per affrontare le sfide e i cambiamenti imposti dal cambiamento climatico.
Scritto da Virginia Tadei, Laureata in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
Fonti:
1) Matthias Huss and Regine Hock, A new model for global glacier change and sea-level rise, 2015
2)Haeberli, W., and Beniston, M., Climate change and its impacts on glaciers and permafrost in the Alps., 1998
3) Swiss Climate Atlas, 2015
4)Beniston Martin, The impact of climate change on snow cover and Alpine,glaciers: consequences on water resources, July 2019
5)Markus Stoffel and Christian Huggel, Effects of climate change on mass movements in mountain environments, 2012
6)Matthias Huss and Regine Hock, A new model for global glacier change and sea-level rise, 2015
7)Andrew J. Hodson, Understanding the dynamics of black carbon and associated contaminants in glacial systems, 2014
Virginia Tadei, Laureata in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
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